Segnalazione di due nuove incisioni zoomorfe paleolitiche a Grotta del Romito (Papasidero, Calabria)
Si segnala che i risultati della revisione effettuata dal dott. Dario Sigari sulle incisioni di Grotta del Romito sono privi di fondamento scientifico. Il dott. Sigari ha pubblicato recentemente l’articolo “Review of the animal figures in the Palaeolithic rock art of the Romito Shelter. New discoveries, new data and new perspectives” sulla rivista Oxford Journal of Archaeology (9999) 2020, articolo nel quale ipotizza l’esecuzione di un cavallo e di un pesce sopra i due famosi massi con incisioni epigravettiane, due nuove figurazioni che non sarebbero state viste dagli studiosi che dal 1961 si sono occupati di quel patrimonio figurativo, Paolo Graziosi, Alda Vigliardi e Fabio Martini. Quest’ultimo, responsabile scientifico delle attuali ricerche a Grotta del Romito dal 2020, confuterà le ipotesi dell’Autore in uno specifico articolo scientifico, anche riproponendo il corretto contesto storico-culturale delle ben note incisioni che hanno dato fama al sito.
Si segnala inoltre, a fronte della nota del medesimo Autore sullo stato di degrado del masso con la maestosa figura di Bos primigenius, che il monumento e la figurazione non corrono alcun pericolo, che non sono danneggiate e che il locale Ufficio MIBACT ha in corso un progetto di diagnosi, affidato a istituzioni altamente qualificate e competenti, per la periodica valutazione dello stato di conservazione dell’opera.