Scoperta nel settembre 2001, questa inumazione riguarda un giovane individuo di sesso maschile, morto all’età di circa 18-20 anni. Il corpo del defunto è stato deposto in una fossa, stretta e profonda, ed è stato poi ricoperto da una costruzione bene organizzata di grandi pietre, disposte ordinatamente in tre ordini sovrapposti.
Due pietre più grandi delle altre, abbastanza piatte, rinvenute leggermente oblique dal bacino verso la testa, creavano una sorta di camera di protezione del bacino stesso e del torace. Le mani erano incrociate sul pube. Non sono stati rilevati elementi di corredo, ad eccezione di una punta in selce deposta lungo il fianco destro. Un secondo oggetto litico era a contatto con le falangi delle mani ma resta dubbia la sua relazione con un’offerta rituale. Sul bacino è stata rinvenuta una certa quantità di ocra rossa, un pigmento spesso utilizzato nel Paleolitico superiore per ricoprire, in parte o totalmente, i corpi dei defunti.
L’inumazione di questo giovane risale a circa 12.200 anni da oggi.
Ai fini espositivi è stato realizzato un calco dello scheletro deposto sul fondo della fossa, conservato presso il locale Antiquarium.