I manufatti a scopo funzionale (punte e punteruoli) venivano realizzati soprattutto sfruttando le ossa degli erbivori (bovidi e cervidi) o suidi (cinghiale). Robuste schegge di ossa lunghe o terminazioni dalla morfologia adeguata venivano lavorate, generalmente mediante raschiatura o abrasione, per ottenere un’estremità appuntita.
Questa punta poteva essere utilizzata come apice di un’arma da caccia perforante ma anche nelle attività quotidiane, ad esempio per forare materiali morbidi come pelli o tendini di animali.
Altri strumenti venivano ottenuti sfruttando i palchi di cervi e di caprioli che venivano utilizzati come percussore per scheggiare e lavorare la selce.
Sono stati rinvenuti anche manufatti in osso (tra cui zagaglie e punte) decorati con segni incisi mediante uno strumento in pietra; alcuni di essi, non utilizzati nelle attività quotidiane, potevano avere un significato simbolico o rituale.